2016 : Lombardia a Energia Zero
Come molti sapranno, l’Unione Eureopea con la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia fissa l’obiettivo nZEB (nearly Zeor Energy Buildings – edifici ad energia quasi zero) per la fine del 2020.
Questo limite si riferisce a tutti gli edifici di nuova costruzione, con eccezione per i nuovi edifici pubblici il cui limite è anticipato al 2018.
La direttiva volutamente lascia ai singoli paesi, secondo le proprie condizioni climatiche, di fissare i limiti per quelli che sono i requisiti minimi di un edificio nZEB.
La Regione Lombardia però, prima con la Legge Regionale n°16/2012 e ora con la DGR 3868, ha previsto di anticipare la scadenza, fissando al 31/12/2015 la data di entrata in vigore sul proprio territorio dei nuovi obblighi.
Richiamato il Programma Energetico Ambientale Regionale approvato dalla Giunta con deliberazione n. 3706 del 12 giugno 2015, evidenziando che tra le misure per il contenimento dei consumi energetici è inclusa l’anticipazione al 2016 delle disposizioni sugli «Edifici ad energia quasi zero» (nZEB), con la previsione che tale anticipazione permetterà di risparmiare al 2020 circa 80 mila tep/anno nello scenario alto e 70 nello scenario medio
A partire quindi dal 1° gennaio 2016 saranno anticipati di 5 anni (3 per gli edifici pubblici) gli obblighi di progetto degli edifici nZEB a energia quasi zero.
Ma in pratica cosa significa?
La DGR nel capitolo 6 definisce “REQUISITI E PRESCRIZIONI SPECIFICI PER GLI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE O SOGGETTI A RISTRUTTURAZIONI IMPORTANTI DI PRIMO LIVELLO. REQUISITI DEGLI EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO”.
In particolare saranno prima di tutto da rispettare limiti di consumo e rendimento definiti nel paragrafo 6.13 alla lettera b), che comprendo non solo il comportamento invernale dell’edificio ma anche il comportamento estivo e i consumi da illuminazione e ventilazione. Il tutto riassunto in un unico indice EP,gl .
EP,gl = EP,H + EP,W + EP,V + EP,C + EP,L + EP,T [kWh/mq]
indice di prestazione energetica globale dell’edificio, espresso in energia primaria. Questo indice può essere espresso in energia primaria totale (EP gl,tot ) e in energia primaria non rinnovabile (EP gl,nren )
E in secondo luogo dovranno essere rispettati gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili di cui alla lettera c) del punto 6.13.
verifica del rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili previsti all’Allegato
3, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28., ossia:
i. copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% del fabbisogno di energia primaria per l’acqua calda sanitaria;
ii. copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% della somma dei fabbisogni di energia primaria per l’acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva;
iii. installazione, sopra o all’interno o nelle relative pertinenze dell’edificio, di impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza elettrica, misurata in kW, calcolata secondo la formula:P=1/K x S
Dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in mq , e K è un coefficiente (mq/kW) avente valore pari a 50
Ingegnere civile strutturista con la passione per il calcolo numerico, la progettazione con metodo BIM ed il risparmio energetico.
Credo che nella condivisione delle conoscenze e nella collaborazione aperta tra colleghi.